Approvato il decreto sui controlli alle imprese sociali: nuove disposizioni per il Terzo Settore
Tipologia: Notizie
Il 29 marzo 2022 è stato approvato un decreto che definisce le forme, i contenuti e le modalità dell'attività ispettiva sulle imprese sociali. Il provvedimento stabilisce anche il contributo per l'attività ispettiva da porre a loro carico e l'individuazione dei criteri, dei requisiti e delle procedure per il riconoscimento degli enti associativi tra imprese sociali. Indicazioni anche sulle forme di vigilanza su tali enti da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
I controlli sugli enti del Terzo settore (Ets) sono finalizzati ad accertare una serie di requisiti, tra cui la sussistenza e la permanenza dei requisiti necessari all’iscrizione al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche o di utilità sociale, l’adempimento degli obblighi derivanti dall’iscrizione al Runts, il diritto di avvalersi dei benefici anche fiscali e del 5 per mille derivanti dall’iscrizione nel Runts e il corretto impiego delle risorse pubbliche, finanziarie e strumentali, a essi attribuite.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vigila sul sistema di registrazione degli enti del Terzo settore nel rispetto dei requisiti previsti dal codice e monitora lo svolgimento delle attività degli uffici del Runts operanti a livello regionale. Promuove inoltre l’autocontrollo degli enti del Terzo settore autorizzandone l’esercizio da parte delle reti associative nazionali e dei centri di servizio per il volontariato (Csv). L'ufficio del Runts territorialmente competente vigila sugli Ets aventi sede legale sul proprio territorio, con riguardo alla sussistenza e permanenza dei requisiti necessari all’iscrizione al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), al perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche o di utilità sociale e all’adempimento degli obblighi derivanti dall’iscrizione al Runts. Lo stesso ufficio può disporre accertamenti documentali, visite ed ispezioni, anche avvalendosi della collaborazione di altri uffici territoriali.
In caso di irregolarità, l’ufficio del Runts adotta sanzioni pecuniarie che variano a seconda della violazione commessa. Ad esempio, per la violazione del divieto di distribuzione degli utili, sono previste sanzioni da 5.000 euro a 20.000 euro a carico dei rappresentanti legali e dei componenti degli organi amministrativi che hanno commesso o concorso a commettere la violazione. Per il mancato o incompleto deposito nel Runts degli atti prescritti, le sanzioni variano da 103 euro a 1.032 euro a carico degli amministratori.
Con l'approvazione di questo decreto, salgono a sette i provvedimenti previsti dal decreto legislativo 112 sull’impresa sociale e definitivamente approvati, avvicinando ulteriormente il completamento della riforma del Terzo Settore.
Data di pubblicazione Mercoledì 19 Febbraio 2025 10:55



